TRIUNE
SAGA
di Andrea Antonazzo-Fabio Volino
Introduzione
Nuova Ultimate Edition dedicata agli Eroi più Potenti della Terra, con la
risoluzione di una sottotrama ereditata dalla più famosa consorella. Buona
lettura!
Capitolo
Primo
L' ALBA DEL TRAMONTO
New York. Quinta Avenue.
Uno dei
luoghi più storici e conosciuti di questa città è oggi teatro di un triste
spettacolo: la mansione dei Vendicatori è stata quasi del tutto rasa al suolo
dall'attacco di Machinesmith e del Superadattoide*.
* V. Vendicatori 1/3
Solo l'
ala dove si trova la sala dei trofei ed i sotterranei sono stati risparmiata da
questa devastazione. E all' esterno la situazione non è delle più rosee: alcuni
manifestanti, che avevano iniziato a protestare contro i Vendicatori a seguito
del massacro di Ultron in Slorenia, sono di nuovo davanti all' edificio e le
forze dell'ordine fanno molta fatica a mantenere la calma. Vari sono gli slogan
ipocriti che partono da loro:"Se non siete in grado di difendere la vostra
base come potrete proteggere noi?"; "Questa è la punizione per il
fatto che nelle vostre fila non vi è alcun membro delle minoranze!";
"Capitano, sei il simbolo di ideali che per noi sono morti e
sepolti!". Tutti sanno che queste persone sono state sobillate dalla
Triune, ma nessuno può provarlo.
All'improvviso
qualcuno riesce a rompere le fila e si precipita verso gli operai che stanno
ricostruendo con enorme fatica il palazzo:"Voi siete al soldo di questi
traditori!" urla l' invasato. Ma come completa la frase qualcosa di molto
piccolo lo colpisce al collo: si accascia e sviene. Wasp riprende le sue
normali fattezze, mentre Hank Pym, il suo consorte noto anche come Giant-Man,
la segue a ruota: "Abbiamo scelto proprio un bel momento per
arrivare" afferma Hank.
All'
interno del palazzo, in una delle poche stanze dove ancora ci sono quattro mura
ed in cui è stato insediata la nuova sala riunioni.
Un'
animata discussione sta avvenendo tra Capitan America e Duane Freeman, membro
di contatto tra i Vendicatori e il governo. O forse dovremmo dire ex.
"Come
sarebbe a dire che il governo non ha più bisogno di noi?" sbraita Cap.
"Capisco
la sua ira, Capitano" afferma Duane Freeman "Ma la prego di
moderarsi: questa decisione è stata presa dopo i vostri recenti fallimenti in
Slorenia e contro i Superadattoidi. Tralasciando la questione sull' Uomo
Sabbia, che fortunatamente si è risolta. Inoltre il governo ha notato come voi,
che vi proclamate paladini anche delle minoranze, al vostro interno non abbiate
alcun membro appartenente ad esse".
"Ma ne
abbiamo avuti moltissimi" dice Iron Man facendosi avanti "Pantera
Nera, Falcon, Rage, Fulmine Vivente, Firebird...".
"Ma
adesso non ne avete nessuno" ribatte Freeman "È proprio questo il
punto: guardate WorldWatch, che ospita membri delle più disparate nazioni e sa
cooperare in armonia, sconfiggendo gente del calibro di Moses Magnum e
Spezzabandiera. Voi sembra che non rappresentiate più nessuno se non voi
stessi. Ciò per noi è insostenibile ed è per questo che, pochi giorni fa, un
nostro agente ha raggiunto un accordo con la Triune Understanding. Eccolo che
arriva".
Cap e Iron
Man si voltano e non rimangono troppo sorpresi nel vedere Henry Peter Gyrich.
Un uomo che cova molto risentimento verso di loro e che già una volta cercò di
farli sciogliere*. Pare che ora abbia raggiunto il suo obiettivo. Insieme a lui
entrano anche, a debita distanza, Wasp e Giant-Man. Ma Cap non sembra notarli:"Bene,
Gyrich" afferma "Pare che tu finalmente ce l' abbia fatta".
* V. Starmagazine 5/6
"Io
perseguo solo il bene della nazione, Capitano" ribatte Gyrich "Come
lei".
Iron Man si trattiene dal ribattere e dice a Cap: "Non ti devi preoccupare
per il palazzo, Cap. La fondazione Maria Stark lo ricostruirà come nuovo".
"Non
è questo il punto" ribatte Cap "Il governo non ci sostiene più. E se
continua così presto anche la gente non ci sosterrà più, non crederà più in
noi. Non deve finire così!". E così dicendo se ne va, esce e prende il suo
skycicle. Gli altri lo guardano con stupore.
"Povero
Capitano" afferma Wasp "Tutti questi recenti fallimenti, quel
massacro in Slorenia come non ne vedeva da decenni, devono averlo provato. Ha
resistito finché ha potuto". E Janet china il capo, trattenendo le
lacrime.
Sala dei
trofei.
Wonder Man
entra quasi di sorpresa e vede Wanda che sta guardando un ritratto. Lo sta
fissando con molta attenzione. Wondy sa quale quadro è: è quello che raffigura
lei e la Visione, il giorno che si unirono in matrimonio. Dopo lo scontro con
Ultron, Wondy si è convinto che Scarlet ami ancora il suo ex-compagno. E, se
avesse sentito il colloquio tra Wanda e il Superadattoide che si fingeva
Visione, ora ne avrebbe la certezza.
"Wanda"
la chiama. Lei si volta di scatto, si vede che ha pianto di recente. Wondy
vorrebbe parlare con lei ma si limita a dire:"Tra mezz' ora c'è una
riunione e devi presiederla tu, Cap se ne è andato".
"Vengo subito" dice lei e gli passa accanto. Non lo ha mai fissato
direttamente negli occhi.
Sala delle
riunioni. Un' ora dopo.
Scarlet,
Wonder Man, Justice, Firestar, Iron Man, Thor, Wasp, Giant-Man e Duane Freeman
devono decidere del futuro dei Vendicatori. Se mai ce ne sarà uno.
"Continuo
a pensare che avremmo dovuto accettare l' offerta dell’ ONU" afferma
Wondy.
"Ma
secondo voi è il caso di continuare?" chiede Justice "Voglio dire,
abbiamo contro anche l' opinione pubblica".
"Mi
chiedo anch'io se siamo davvero i più potenti eroi della Terra ora" dice
Firestar.
Thor non
ne può più e dà in escandescenze:"Cosa sono questi discorsi da pavidi
uomini? Si è forse spento l' ardore nei vostri animi? Non avete più voglia di
combattere?".
Hank
interviene:"Calmati, Thor. Capisco il tuo disappunto, ma di certo questa
situazione non è delle più rosee. Non so se sia il caso di tirare in ballo una
nuova questione, ma credo che sia stato rubato qualcosa nella nostra mansione
". Nessuno si stupisce, è solo una disgrazia in più.
"Non
credo che sia andato distrutto nella deflagrazione di Machinesmith. L' oggetto
era nella sala dei trofei e quell' ala è stata risparmiata. Inoltre ho notato
dei segni di effrazione" dice Hank.
"E
cosa avrebbero rubato?" chiede Scarlet.
"Il
costume del Porcospino" risponde Hank. Questa volta le esclamazioni di
stupore ci sono e come.
Il più sorpreso è Duane Freeman:"Ma come? Il costume del Porcospino? Ma
non è certo uno degli oggetti più potenti di questo mondo!".
"Sono
sorpreso quanto lei, Duane" afferma Scarlet "Il ladro deve essersi
introdotto mentre tutto il palazzo era sotto il controllo di Machinesmith.
Forse è stato solo un banale ladruncolo, ma non credo. Sento che c'è qualcosa
sotto, anche se non so cosa".
"Ma
chi diavolo può voler rubare una cosa del genere?" pensa Iron Man*. La sua
meditazione è interrotta dall' arrivo di Jarvis, che ancora continua il suo
fedele compito. Il suo volto appare preoccupato:"Ho sentito dei tumulti
piuttosto forti là fuori. Più forti del previsto, temo ci sia qualche
problema".
* La risposta si trova su I Difensori 8
"Ancora
quei dimostranti" afferma Giant-Man "Proprio non vogliono saperne di
smetterla".
Tutti si precipitano fuori e nessuno nota il giornale che ha portato Jarvis. In
prima pagina campeggia questa notizia:"Imus Champion, il miliardario
nemico dei Vendicatori, è riuscito a fuggire di prigione. Solo ora la notizia è
trapelata...".
Fuori dal
palazzo c'è uno spettacolo incredibile: i dimostranti urlano ancora, ma di
paura. Nel fuggi fuggi generale qualcuno viene anche pestato. Persino gli
agenti preposti alla sicurezza tremano di paura. E il motivo è ben chiaro:
davanti a loro c'è Pagan, una forza della natura che distrugge tutto ciò che
trova davanti al suo cammino. Anch'egli è in combutta con la Triune, ma nessuno
degli eroi lo sa.
"Vendicatori"
urla Pagan "Aspettavo proprio voi: vi hanno quasi messo in ginocchio ed io
completerò l' opera! Niente mi può fermare!".
Scarlet lo
guarda con rabbia e si rivolge ai suoi compagni: "Bene, ragazzi, è il
momento di far vedere che non siamo ancora stati sconfitti. Quell' essere ha
finito di mettere in pericolo la vita delle persone. E dunque..." quasi
esita a dire la formula:"Vendicatori UNITI!". Tutti partono all'
attacco di Pagan, che ride.
Calleyville,
Texas. Sede della Triune Understanding.
Ritratto
di un uomo divorato dai sensi di colpa: Capitan America. Il suo corpo si muove agile
nei condotti e nelle tubature di questa grande azienda, ma per farlo ha
commesso un reato. Lui è andato contro quel sistema in cui crede
fermamente:"Ho commesso violazione di proprietà" pensa "e non
riesco a darmi pace. Ma non posso fare a meno di pensare che la Triune nasconda
qualcosa in questi corridoi, fin da quando ci impedì di entrare nei suoi
stabilimenti tempo fa. E devo scoprire cosa". Ad un tratto vede un
corridoio sgombro, apre la grata ed inizia a percorrere un lungo percorso,
ornato da un tappeto rosso, che porta ad un'altra stanza.
Ma l'
arrivo di Cap non passa inosservato: da un' altra parte di quest' edificio
Tremont è in meditazione quando sente una presenza estranea all' interno della
sua azienda. Subito la sagoma di Lord Templar fuoriesce dal suo corpo.
"Controlla l'edificio" gli dice Tremont "Credo che qualcuno stia
girando per la nostra base. Potrebbe scoprire qualcosa". Lord Templar
parte.
New York,
Quinta Avenue.
Per quanti
attacchi subisca, per quanti colpi riceva, Pagan non è minimamente messo in
difficoltà. Ride dei suoi avversari e se ne sbarazza facilmente. Persino Thor,
in preda ad una rabbia cieca, non riesce a scalfire quest' essere dalla
smisurata arroganza.
"Se
fosse qui Cap" pensa Scarlet "saprebbe come agire. Ma io sono
decisamente a corto di idee e la mie doti magiche paiono inutili contro quest'
essere".
"Tutto
qui quello che sapete fare?" urla Pagan "Allora è il momento di
Pagan!".
"Sbagli,
invece". Qualcun altro ha parlato. Tutti si voltano verso di lui:
Triathlon, l' eroe simbolo della Triune, attorniato da alcune guardie scelte di
quest' azienda.
"Dopo
il tuo ultimo attacco" continua Triathlon "abbiamo studiato le tue
mosse e la tua fisionomia nei minimi particolari, diversamente da altri".
I Vendicatori hanno subito un grande oltraggio, ma nessuno replica. Triathlon
va avanti:"E abbiamo scoperto che il tuo corpo è sensibile ad una
particolare sostanza. Vuoi che ti dica quale è?".
"No!"
Pagan pare avere paura "Stai mentendo!".
"Vediamo
se è così, la mia tuta è impregnata di questa sostanza e ogni colpo che
riceverai da me non sarà piacevole". Triathlon parte all'attacco e Pagan
pare subito in difficoltà. La velocità e agilità tre volte più ampia dell' eroe
della Triune non permettono al criminale alcuna reazione. I colpi vanno a segno
e Pagan inizia a barcollare. Sembra incapace di reagire, ma in realtà è stato
Tremont a dirgli di comportarsi in questo modo. Per la gloria della Triune.
Ormai Pagan sta per svenire quando Triathlon mena un ultimo fendente dritto al
volto. Per Pagan è la fine e va a terra. I Vendicatori hanno osservato lo
spettacolo attoniti.
"Guardia
scelta della Triune" dice l' eroe rivolgendosi alle persone in tuta
mimetica dietro a lui "Ora potete rinchiuderlo nel campo di stasi che
abbiamo progettato. Da lì non uscirà più". Poi si rivolge ai Vendicatori:
"Spero ora abbiate capito che il governo ha fatto una scelta giusta. Io
prima vi ammiravo, ma ultimamente mi avete dato molte delusioni e sono felice
di poter fare parte del cambiamento".
"Ascoltami,
Triathlon" dice Iron Man "La tua azienda nasconde qualcosa. La
conosci bene, conosci Tremont? Ti ha sempre rivelato tutto o ti ha tenuto
celato qualcosa, un segreto? Si fida di te? Pensaci bene e poi dimmi chi è il
vero nemico".
“Stai
zitto!” grida Triathlon, “Almeno lui ha fatto qualcosa di buono per me e per la
gente…”.
La
discussione, però, viene interrotta dall' arrivo della folla, che da lontano ha
visto tutto e ora inneggia al suo nuovo eroe, Triathlon. L' eroe del nuovo
secolo per tutti, anche per le minoranze. Molti inneggiano anche alla
Triune:"Lunga vita alla Triune, subitanea morte ai Vendicatori, nemici del
popolo!". Scarlet e Iron Man fanno fatica a tenere calmo Thor.
Texas,
sede della Triune Understanding.
Cap è
davanti alla porta che introduce ad un'altra stanza."Area Riservata"
è scritto sopra la porta. Già da fuori si avverte una immensa carica di
mistero, come se lì dentro covasse il male assoluto. Cap prova ad entrare, ma
la porta è chiusa da un congegno elettrico. Sa che se ne potrebbe pentire, ma
decide di forzare comunque la serratura con il suo scudo. "Ora vedremo
cosa nasconde la Triune…".
Cap entra,
si guarda intorno, compie pochi passi e rimane stupito. Di fronte a lui c'è la
spiegazione di tutto: "Cosa? Allora…" pensa.
Si sta per avvicinare quando una voce dietro di lui lo richiama:"I miei
complimenti, Capitano. Hai scoperto il segreto della Triune, ma non ti servirà
a nulla. Poiché oggi è il giorno della tua morte!".
Capitolo
Secondo
HOT WAR!
Calleyville, Texas.
Sede della Triune Understanding.
Capitan America ha
finalmente scoperto cosa trama la Triune, ma Lord Templar pare non volergli
permettere di rivelarlo agli altri.
"Oggi è il giorno della tua morte, Capitano!" afferma Templar.
"Ho sentito spesso questa frase" ribatte Cap "E sempre
pronunciata da traditori della patria. Tu e Tremont appartenete a questa
categoria, come sospettavo da tempo".
"Quello che realmente importa è che riusciremo a perseguire il nostro
obiettivo finale e voi non potrete opporvi! E il governo americano sta facendo
solo il nostro gioco!".
"Forse non vincerò questa battaglia, ma alla fine i Vendicatori vinceranno
la guerra!". E così dicendo Cap si scaglia contro Templar. Il suo sinistro
viene facilmente evitato da Templar, ma Cap se lo aspettava e gli lancia contro
il suo scudo che lo colpisce in pieno volto. Ma Templar pare non aver subito
alcun danno e contrattacca: gira intorno a Cap come un ragno con la sua preda,
poi attacca. Il primo colpo viene parato dallo scudo di Cap, il secondo diretto
allo stomaco va a segno, il terzo in pieno volto manda Steve Rogers riverso sul
tappeto. Il suo mondo si colora improvvisamente di oscurità.
"Eroe simbolo degli Stati Uniti?" dice Templar "Eroe simbolo del
nulla, piuttosto! Ed è lì che stai per andare".
"Fermo, Templar!". Una voce all' interno della sua mente, è Jonathan
Tremont. "Lascialo in vita" continua il capo della Triune "Ci si
sta presentando un'occasione irripetibile e sarebbe un delitto non
approfittarne: questo sarà il colpo definitivo alla reputazione dei
Vendicatori".
New York, Quinta
Avenue, palazzo dei Vendicatori. Circa un' ora dopo.
Mentre gli operai
pagati da Stark continuano il loro lungo e faticoso lavoro di ricostruzione
della base, all' interno di essa si decide il destino dei loro inquilini. Sono
presenti Scarlet, Wonder Man, Justice, Firestar, Thor, Iron Man, Giant-Man e
Wasp e i toni alti sono all' ordine del giorno.
"Per la barba di mio padre, questo è assolutamente intollerabile!"
urla un irato Thor.
"Ti chiedo per l' ennesima volta di controllarti, Thor" dice Iron Man
"Non vorrei che andasse in pezzi ciò che resta di questa base".
"Non è mio intento offendere nessuno" continua il Dio del tuono
"Ma finora il comportamento da voi usato è simile a quello dei codardi.
Abbiamo ricevuto e sentito mille offese ingiuste e nessuno ha osato ribattere
come conveniva".
"Forse perché sono persone assennate, signore". Ha parlato Duane
Freeman e il silenzio cala nella stanza. Thor e Freeman si fronteggiano, il Dio
contro l' uomo. Tutti si aspettano il peggio, ma Thor riesce a controllare i
suoi gesti, ma non le sue parole:"TU! Tu hai rovinato i Vendicatori, fin
dal giorno in cui ti sei insediato in queste stanze. Non sei mai intervenuto in
nostra difesa, vuoi forse anche darci il colpo di grazia?".
"Ora calmati, Thor, per favore" chiede Scarlet.
In quel momento Jarvis entra nella sala:"Chiedo scusa per il disturbo, ma
credo che alla CNN stiano trasmettendo un servizio che può interessarvi".
Iron Man sintonizza i suoi circuiti e proietta le immagini. La scena è
agghiacciante: si vede Capitan America ammanettato e semisvenuto e dietro di
lui una gabbia speciale all' interno della quale vi è Pagan, entrambi sono
circondati da un consistente numero di guardie. Su un palco costruito per l'
occasione è appostato Triathlon, poi la folla presente inizia a urlare in preda
all' eccitazione: sul palco sta salendo il leader della Triune, Jonathan
Tremont. I Vendicatori sono tesi e curiosi allo stesso tempo.
Tremont inizia il suo discorso:"Vi ringrazio, miei amati fedeli.
Innanzitutto chiedo scusa ai telespettatori se le immagini che hanno visto li
hanno scioccati, ma la mia è stata solo legittima difesa" e mentre dice
ciò sullo schermo ci sono immagini di Cap che penetra nella sede della Triune e
si aggira per l' edificio "Quest' uomo dice di rappresentare la
democrazia, ma quale democrazia si permette l' ardire di limitare la libertà di
un singolo uomo, di irrompere nella sua casa? Dalle mie parti io la chiamo
tirannia. Ed è contro di essa che dobbiamo lottare. Guardatevi dai veri nemici,
da coloro che si proclamano eroi e poi per sconfiggere un inetto come Shocker
distruggono un intero ristorante*.
* Una versione un po' distorta dei
fatti di Difensori 4
Guardatevi da chi vi
dice che vendicherà i torti da voi subiti, ma poi persegue suoi fini personali.
E chi decide cosa è giusto vendicare e cosa no? Deve essere il popolo il sommo
giudice, non l' arbitrio di pochi. Noi della Triune saremo la vostra voce, saremo
la soluzione ai vostri problemi. Triathlon, vieni qui accanto a me" Delroy
Garrett si avvicina "Ecco un vero eroe, colui che ha affrontato e
sconfitto da solo una minaccia come Pagan e lo ha fatto perché ha usato la
testa e non la forza bruta. Quegli scarti di eroi che si fanno chiamare
Vendicatori hanno fatto il loro tempo, è ora che nuove persone prendano il loro
posto. Loro ci minacciano, ci insultano, ma la loro è solo invidia e gelosia.
Vi ringrazio". E la folla impazzisce.
Anche Thor, ma nel senso opposto:"I miei occhi hanno visto anche troppo!
Mi reco immantinente da quel folle e vedremo quanto ardore è in grado di sfoderare.
È venuto il momento di chiarire certe faccende".
"Noi veniamo con te, Thor" annuncia Scarlet "Nessuno può
permettersi di trattare in quel modo Capitan America, mi stupisco che nessuno
si sia indignato. Andiamo!".
"Aspettate" li richiama Freeman "Non potete, non avete l'
autorità...".
"L' autorità per cosa?" chiede Iron Man "E chi è in grado di
esercitarla verso di noi? Il governo? Mi pare ci abbia voltato le spalle,
ormai. Siamo liberi cittadini, in grado di agire come vogliamo. Nessuno
controlla più i Vendicatori".
E pochi secondi dopo sono usciti. Duane Freeman è a pezzi, in cosa ha
sbagliato?
"Non ha niente da dire?" chiede Jarvis pacato.
"Io non so più in cosa credere. Da diverso tempo, ormai. Da quando mi sono
separato da mia moglie è come se il mondo fosse andato in pezzi e nessuno mi
desse più credito. Non so più in cosa credere. Forse è arrivato il momento di
cambiare, di cambiare seriamente le cose".
"Queste sue parole sono nobili, Duane" dice Jarvis "Le ricordi a
lungo. Ma, perdoni quest' altra mia domanda: non ha notato una strana scintilla
sull' armatura di Iron Man?*".
* Maggiori dettagli sui primi numeri
della serie Iron Man MarvelIT!
Calleyville, Texas.
L' arrivo del quinjet
dei Vendicatori era atteso da lungo tempo. La folla si prepara ad assalirli, ma
Tremont li blocca:"No, fermatevi, non scendiamo al loro livello. Fateli
venire da me e vediamo cosa hanno da dire".
Il portello si apre e subito iniziano a piovere insulti verso gli eroi più
potenti della Terra:"W.A.S.P., sono anche le caratteristiche che chiedete
ai vostri membri?"; "Iron Man, lacchè di uno sporco mercante
d'armi!". Più altri irripetibili.
Ma poi uno si rivolge a Thor: "Ti proclami un dio, ma chi ti credi di
essere?".
Thor si rivolge verso chi ha parlato:"Vogliamo discuterne?". La sua
voce tenebrosa placa gli animi.
Ma l' animo del Dio del Tuono è turbato:"Il comportamento dimostrato dai
miei compagni in questa occasione mi ha deluso molto" pensa "Salverò
il mio amico Capitan America e metterò fine ai folli disegni della Triune e poi
tornerò ad Asgard. Molti impegni mi aspettano lì".
Scarlet si avvicina a Tremont: "Inutile che dica perché siamo qui".
"Può dire quello che vuole, mia cara, ma io voglio solo far valere i miei
diritti" ribatte Tremont.
"Sa, probabilmente sarò in errore, ma ritengo che se uno ritiene di aver
subito un torto deve rivolgersi ad un tribunale e non farsi giustizia da sé.
Non siete portavoce del bene del popolo americano? Se proprio vi preme
imprigionare Cap fatelo nelle sedi competenti".
Tremont è sbigottito da questa frase, l' ha spiazzato. Ma trova subito una
scappatoia:"Giustizia? Voi parlate a me di giustizia? Voi che con la
vostra codardia avete permesso il massacro di una intera nazione?".
"Adesso basta!". Diversamente da quel che si può pensare è stato Iron
Man a parlare e ora una sua mano è puntata verso Tremont. Intende forse sparare
contro di lui? Il pubblico è ammutolito ed alcuni si ritraggono.
"Cosa capita a Iron Man, Vance?" chiede Firestar.
"Non ti so dire, Angelica" risponde Justice "È dal giorno del
funerale di Ciclope* che si comporta in modo decisamente strano".
* V. X-Men Annual 2001
"Lo sapevo"
afferma Tremont "È inutile discutere con voi!".
"Cosa stai facendo, Iron Man?" dice Scarlet "Abbassa il tuo
braccio".
"No, Scarlet, questa faccenda è durata anche troppo" ribatte Tony
Stark.
"Allora prenditela con me, se proprio ci tieni" dice Triathlon,
facendosi avanti "E saresti tu quello che mi ha chiesto chi era il vero
nemico? Beh, l' ho appena individuato!".
Per qualche secondo gli sguardi dei due eroi si fronteggiano e nessuno intende
cedere. La situazione di stallo potrebbe durare minuti, ma ad un tratto Triathlon
vede l' armatura di Iron Man scintillare in modo sinistro e scatta verso di
lui:"Attenti, ha un' arma nascosta!".
Delroy Garrett si lancia verso Stark e nell' impatto parte un raggio repulsore
che colpisce il palco dietro Tremont. La rabbia ed il panico si scatenano incontrollati:
accorrono le guardie della Triune, mentre anche alcuni passanti si scagliano
verso i Vendicatori e con loro gli eroi devono stare doppiamente attenti, sono
solo innocenti ingannati da un finto messia di pace.
Tremont approfitta del caos per defilarsi e per alimentare ancor più la
devastazione: si avvicina alla gabbia di Pagan e lo libera. Subito dopo dal suo
corpo fuoriesce anche Templar.
"Andate, miei araldi". Loro eseguono.
La battaglia infuria in ogni dove, ma Wonder Man riesce ad avvicinarsi a
Capitan America e a liberarlo dalle manette. Steve Rogers è ancora leggermente
stordito, ma si riprende subito. Il pericolo che si prospetta è troppo grande
perché lui possa arrendersi così. Inoltre ha visto la separazione tra Tremont e
Templar: Cap aveva in qualche modo pensato ad una relazione tra i due, anche se
mai a questo livello. E se anche Pagan facesse parte di loro? Se fossero una
triade?
"Tutto bene, Cap?" chiede Wondy.
"La Triune è un pericolo per tutti" dice sconvolto "Dobbiamo
fermarla".
Ma in quel momento dal cielo piomba su di loro Pagan, che con un solo pugno
manda via Wonder Man.
"Pagan è il principe della forza!" urla "E tu non riuscirai ad
opporti!". Si sta per avventare su Cap, ma in quel momento interviene
Thor:"Parmi che tu sia troppo borioso ed arrogante! Affronta colui che può
spedirti nel regno di Hela!". E così dicendo mena diversi fendenti di
Mjolnir sul corpo di Pagan, che pare incassare i colpi. La rabbia di Thor è
cieca e le sue forze sono tutte tese verso la vittoria.
Nel frattempo, con la coda dell' occhio, Cap vede Tremont allontanarsi ed
entrare nella sede della Triune. Con gesti agili afferra il suo scudo e si
lancia all'inseguimento.
Poco lontano Triathlon e Iron Man si stanno ancora affrontando.
"Ma perché ci perseguitate?" grida Delroy Garrett "Non finirà
mai la prevaricazione del potente verso il più debole?".
"Dipende da chi sia il potente, Triathlon" ribatte Iron Man "E
anche da chi sia il debole. Un rapporto di fiducia si basa sulla conoscenza e
convivenza reciproca fra le varie persone. Noi Vendicatori abbiamo queste due
caratteristiche, fin da quando Capitan America si aggregò a noi. Voi della
Triune le avete? Il tuo capo, Tremont, lo conosci bene, a fondo? Ti ha detto
tutto di lui? O c'è qualche cosa che ti è stata taciuta?".
"Smettila con i tuoi discorsi!" ribatte Triathlon, lanciandosi in
avanti.
A grande velocità
Capitan America irrompe nella sede della Triune e si precipita nella sala dove
Lord Templar lo aveva sconfitto alcune ore prima. Sa fin troppo bene cosa
intende fare Tremont e spera di fermarlo in tempo. Ma come entra la voce del
capo della Triune risuona per la sala:"Fermo, Capitano!". Poco dopo
appare, a circa venticinque metri da lui, con in mano un congegno e dietro di
lui gli strumenti che intende usare.
"Non osare muoverti o è la fine per tutti!" continua Tremont.
"E non lo sarebbe comunque?" risponde Cap.
"Sì, hai ragione" risponde Tremont "Ma lasciami godere questo
momento di trionfo. Vedi, ci vuole poco ad ingannare la gente, basta che tu sia
in possesso di una cosa sola: potere. E io ne ho, col presunto messaggio di
pace di cui mi faccio vanto ho ingannato migliaia di persone e le ho sobillate
contro di voi. Geniale, vero? Ma la folla è solo questo: un unico ammasso di
idiozia pronto a seguire la prima persona che dice di voler loro bene. E questo
dappertutto, in politica, negli affari, in televisione. Io ho sfruttato la loro
idiozia ed ho acquisito quella riconoscenza che in vita mia non avevo mai
conseguito, persino il governo si è fidato della mia azienda. Ironico, non
trovi? Ma ora basta con le parole!". E alza il congegno che ha in mano.
"No!" urla Cap e lancia il suo scudo. Ma è troppo tardi, Tremont
riesce a premere un pulsante. Lo scudo va comunque a segno e gli spezza due
dita. Cap scatta in avanti e con un pugno ben assestato colpisce Tremont, poi
rompe il congegno.
Ma qualcosa non va, gli strumenti di distruzione si azionano. Il processo è
iniziato e prima che Tremont perda i sensi riesce ad annunciare:"Il conto
alla rovescia è partito, Capitano, e nulla può fermarlo. Tra poco meno di dieci
minuti le mie testati nucleari partiranno e colpiranno alcune zone dell' Europa
e del Sud America. La vittoria infine è mia!". Poi sviene.
Fuori la folla urla ancora. Gli altri eroi faticano a trovare un varco e sono
anche ostacolati da Templar e Pagan.
Capitan America guarda ciò che c'è davanti a lui: strumenti di morte, che già
in passato hanno massacrato in pochi attimi intere città, migliaia di persone.
Non può permettere che accada ancora. Non accadrà nuovamente. A qualsiasi
costo!
Capitolo
Terzo
LA CADUTA DEI TITANI
New York, Quinta
Avenue. Palazzo dei Vendicatori.
La televisione sta
trasmettendo un inquietante notiziario:"Qui è Megan McLaren che vi parla.
A quanto sembra il conflitto tra la Triune e il gruppo dei Vendicatori è
arrivato ad una svolta decisiva. Dalle notizie che ci sono giunte pare che in
questo momento una violenta battaglia stia infuriando presso la sede della
azienda texana, cercheremo di avvicinarci per darvi...".
Poi Duane Freeman spegne la televisione:"Signor Jarvis" inizia. Il
fedele maggiordomo dei Vendicatori aspetta le sue parole. Poi Freeman posa
sulla tavola una busta:"Queste sono le mie dimissioni, non sarò più membro
di contatto tra il governo e i Vendicatori. Ne ho già parlato coi miei
superiori e non hanno avuto nulla da ridire. Ho capito di avere fallito nel mio
compito, di non esserne degno".
"Tutti commettiamo degli errori" tenta di rincuorarlo Jarvis
"Non getti così la spugna...".
"Questo 'errore' è solo la punta di un iceberg ben più grande, Jarvis. E
nulla mi farà cambiare idea. È venuto il momento di imboccare una nuova strada.
E ora se vuole scusarmi devo uscire, un importante appuntamento mi
attende". Jarvis pensa di aggiungere ancora qualcosa, ma non sa cosa. E
così Duane Freeman esce dalla vita dei Vendicatori.
Calleyville, Texas.
Laddove infuria la battaglia.
È uno dei ricordi più
angoscianti per Steve Rogers. Anche se lui non lo ha vissuto direttamente, a
quel tempo era già rimasto ibernato e Bucky era già morto. Ma quando venne
ritrovato dai Vendicatori una delle prime cose che fece fu di documentarsi su
ciò che era successo dopo la sua scomparsa. E ciò che lo aveva più sconvolto era
l' aver visto la potenza delle bombe atomiche cadute su Hiroshima e Nagasaki. E
le drammatiche conseguenze che ciò aveva comportato.
Oggi, a più di mezzo secolo di distanza, qualcun altro vuole causare quelle
conseguenze. Su scala mondiale. In qualche modo deve fermare questo folle
ideale di distruzione, ma da solo non ne è in grado. Deve avvertire gli altri.
Ad un tratto il soffitto sopra di lui inizia ad aprirsi lentamente ed una
rimbombante voce metallica inizia un angosciante countdown:"Dieci minuti al
lancio. Si prega di evacuare la zona". Cap prende il corpo incosciente di
Tremont e si precipita fuori. La battaglia continua e ormai molti giornalisti
sono presenti.
"Andatevene via!" urla Cap "Stanno per essere lanciate alcune
testate nucleari, andate via. Vendicatori, interveniamo!". La folla grida
di terrore, non sa se credere o meno alle parole di Cap, ma il suono di
numerose sirene li convince subito. E fuggono via. Triathlon è anch' esso
incredulo, crede sia tutto un trucco. Tremont non può certo fare ciò... Ma il
suo udito tre volte più sviluppato gli permette di sentire l' annuncio del
countdown. E tutte le sue certezze crollano in un attimo: si inginocchia e
rimane immobile. È un uomo finito.
"Quell' idiota di Tremont!" esclama Lord Templar "Gli abbiamo
offerto il potere e lui non l' ha saputo sfruttare a pieno. Pagan, distruggiamo
questi esseri!". Pagan non ha certo bisogno di farselo ripetere e parte
all' attacco. Ma compiuti pochi metri un violento pugno lo colpisce al mento e
indietreggia. Davanti a lui c'è Thor, il dio del tuono:"È giunto il
momento che questa battaglia abbia termine!" annuncia l' asgardiano e una
potente raffica di energia prorompe da Mjolnir.
Templar si ritrova davanti gli altri Vendicatori: Cap, Iron Man, Wonder Man,
Giant-Man e Wasp. Ma non è per nulla impaurito:"Non vi temo, Vendicatori.
I miei avatar sapranno come battervi". E come per magia dal suo corpo
fuoriescono cinque sue copie. Partono subito all' attacco dei Vendicatori, che
si trovano in difficoltà, mentre Templar osserva il tutto compiaciuto. Ma poi
nota qualcosa di strano:"Quella streghetta! E quegli altri due ragazzi!
Dove sono?" esclama. Poi si volta verso la sede della Triune e capisce
tutto. Sta per andare verso di essa, ma ci ripensa subito:"Se vogliono morire
non sarò certo io ad impedirglielo" pensa.
All' interno della
sede.
Scarlet, Justice e
Firestar osservano quegli strumenti di morte, sembrano quasi impotenti. Ma non
si lasciano scoraggiare, hanno affrontato minacce più ardue. Scarlet ha in
mente un piano, ma poi osserva Firestar: negli sconti di prima il suo costume è
rimasto seriamente danneggiato ed un uso estremo del suo potere potrebbe
procurarle seri danni. "Oh,Visione, come vorrei che tu fossi qui vicino a
guidarmi" pensa Scarlet.
"Wanda, ho un piano" afferma Justice.
"Posso immaginare quale" ribatte Scarlet "Ma sai questo cosa
comporta".
E i due si voltano verso Firestar. Il countdown continua:"Sei minuti al
lancio. Si prega di evacuare la zona". "Non mi importa di ciò che può
accadere" dice Angelica Jones "Qui sono in gioco le vite di milioni
di persone e non possiamo tirarci indietro. Per questo esistono i
Vendicatori!".
"Ci avevo pensato" dice Scarlet "Ma è troppo rischioso, non è
come sulla Luna con la bomba dei Kree. Qui ci sono cinque missili ed hanno
posto attorno ad essi anche protezioni magiche".
"È l' unica cosa da fare" ribatte Angelica. Scarlet la osserva e vede
la decisione nel suo volto. Allora annuisce e dice:"Allora aprirò un varco
dimensionale. È una magia di cui non sono ancora totalmente padrona. Dunque tu,
Angelica, coi tuoi poteri ingrandirai questo varco e Vance con la sua
telecinesi spingerà i missili in quel varco. Siete pronti?". La risposta è
nei loro volti.
All' esterno.
È la fine per Delroy
Garrett Jr., per il grande Triathlon. Vede davanti a sé dei veri eroi, che per
tutto questo tempo ha sbeffeggiato, quasi odiato. Invece eccoli lì che,
nonostante le traversie subite, si battono con tutte le loro forze. Anche lui è
stato un eroe, prima quando era un valente atleta e poi come supereroe di punta
della Triune Understanding. Ma ora tutto questo è finito, portato via dal
vento...
Ma solo per questo non deve reagire? Triathlon si guarda ancora intorno e vede
Thor in difficoltà contro Pagan: un essere che potrebbe schiacciare Triathlon
in due secondi. Ma a lui importa, poi? No, lui nel bene o nel male è un eroe e
vuole continuare ad esserlo! Si lancia contro il mostruoso essere e lo colpisce
con tutta la sua forza. Per Pagan è come se lo avesse colpito una
piuma:"Patetico!" grida "Cosa vuoi? Vattene!". Tenta di
colpirlo, ma la velocità di Triathlon non glielo permette.
"Sei forse uscito di senno?" grida Thor "Stai rischiando la
vita!".
"Sto combattendo per ciò che è giusto" ribatte Delroy "Come fai
tu. E non mi tirerò indietro". Thor ammira il coraggio di Triathlon, ma
anche con lui alleato Pagan pare proprio non volere cedere.
Nel frattempo Templar si è stufato di aspettare ed il suo sguardo incrocia
quello di Tremont: lui è il traditore, lui non è stato all' altezza. Merita di
morire. Si avvicina, ma in quel momento qualcuno lo colpisce al volto,
mandandolo a sbattere violentemente sul terreno. Wonder Man!
"Il tuo avatar è stato decisamente facile da battere" dice Simon
Williams. Ed anche gli altri Vendicatori stanno ormai per avere la meglio sulle
copie di Templar.
"Non..." inizia Templar, ma poi Wondy lo colpisce ancora con tutte le
sue forze. Si è stufato di ascoltarlo!
All' interno.
Il varco viene aperto
da Scarlet, che evita con maestria le protezioni magiche attorno ai missili, e
Firestar concentra tutto il suo potere per ingrandirlo. È uno sforzo immane e
non sa se riuscirà a portare a termine il suo compito: un tempo il suo potere
era anche la sua rovina, le sue microonde rischiavano di portarla alla
sterilità. Poi Hank Pym aveva risolto il tutto grazie ad un nuovo costume. Ma
ora esso è rovinato in più punti e quel rischio c'è ancora. Ma nonostante
questo continua imperterrita. Vance solleva con la sua telecinesi le cinque
testate, anche per lui è uno sforzo non indifferente.
"Un minuto al lancio" dice il countdown, i razzi sotto i missili si
accendono e Vance inizia con fatica a trattenerli. Anche Scarlet cerca di
bloccarli, ma vi riesce solo in parte: deve tenere unito il varco, altrimenti
sarà stato tutto inutile.
"Sbrigati, Angelica!" grida Justice. Con un urlo disperato, di
profondo dolore, Firestar porta il suo potere alla massima estensione ed il
varco raggiunge la grandezza desiderata.
"Ora, Vance!" urla Scarlet. E Justice non se lo fa ripetere: con un
ultimo sforzo catapulta i missili dentro il varco dimensionale, che Wanda
chiude subito dopo. È tutto finito. Ma non senza conseguenze. Firestar è a
terra, svenuta. Justice corre verso di lei, le solleva la testa e la vede
sorridere.
"Ce l'abbiamo fatta, Vance?" chiede la giovane ragazza.
"Sì, Angelica" risponde Justice tra le lacrime "Tutto per merito
tuo". Ma Firestar non lo ascolta più, è caduta in coma.
All' esterno.
Più volte Mjolnir ha
colpito Pagan, che finalmente inizia a vacillare. Ma ormai anche Thor è allo stremo
delle forze. Triathlon cerca di fare il possibile, ma i suoi sforzi paiono
inutili.
"Mi hai stancato!" grida Pagan e con un colpo ben assestato colpisce
Delroy, mandandolo a terra.
"Marrano!" urla Thor.
"Non hai ancora capito, dio del tuono, che con Pagan il principe della
forza non hai alcuna speranza? Ed ora sappi che sto peeee...". Qualcuno da
dietro di lui gli blocca la bocca, tenendogliela aperta: Triathlon! Lo sforzo
deve essere immane, oltre le sue possibilità. Ma lui è un eroe, non si arrenderà.
A qualunque costo!
"Forza, sparagli una bella raffica dentro la sua boccuccia!" dice
Triathlon "Prima che sia troppo tardi!".
Thor non si fa pregare:"Per te è la fine, Pagan!" e una luce bianca
di antiforza, rifulgente di rabbia e speranza, prorompe da Mjolnir. Pagan la
riceve in pieno dentro il suo corpo e cade col volto in avanti.
"Spostati" dice Thor. Triathlon si allontana per evitare la rabbia
del dio del tuono. Pagan mormora qualcosa, ma Thor lo colpisce ancora con
Mjolnir. E ancora, e ancora...
"Chi è ora il principe della forza?" urla Thor. Ma mentre sta per
menare un altro fendente qualcuno si frappone, Capitan America:"Ora
basta,Thor. Lo hai sconfitto. Non iniziare a comportarti come lui". Thor
si blocca:"Io l' avevo detto fin dall' inizio che dovevamo combatterli
subito! Ma non mi avete ascoltato, mi avete deluso! Molto!".
"Ora calmati, anche il tuo comportamento attuale mi sta deludendo"
ribatte Cap. Thor pare ergersi minaccioso su Capitan America. Poi indietreggia,
senza dire nulla.
In quel momento dall' edificio escono Scarlet e Justice, che tiene in braccio
Firestar.
"Iron Man, chiama un' ambulanza" dice Scarlet.
Qualche minuto dopo.
"Come sta,
dottore?" chiede Justice.
"Mentirei se dicessi che si rimetterà in forze in breve tempo"
ribatte il medico "Servirà un lungo ricovero. Comunque il coma è lieve e
dovrebbe riprendersi in pochi giorni".
"Va tutto bene, Justice?" chiede Capitan America.
"No, non va per niente bene" ribatte lui "Angelica si è quasi
sacrificata e vederla così mi provoca un grande dolore. Mi chiedo se potevo
fare qualcosa per impedirlo. Ora voglio stare accanto a lei per tutto il
tempo".
"Ti capisco e ti comprendo" afferma Cap "Noi vi
aspetteremo". Poi Justice sale sull'ambulanza, che parte a sirene
spiegate. Scarlet osserva il tutto e si sente impotente: ha preso una decisione
giusta? Ha fatto davvero bene ad agire in questo modo?
"Wanda...". È Simon che la chiama "Come ti senti?".
"Male, molto male" risponde lei "Forse non c'era altra
alternativa, ma non posso non pensare a quello che è successo".
"Wanda" continua Wondy "Credo che dovremmo parlare di noi
e...".
"Hai visto che avevo ragione? Era Tremont il vero nemico!" urla Iron
Man a Triathlon, che non osa ribattere. Scarlet si avvicina e dice:"Ora
smettila, Iron Man. Subito".
Tony Stark annuisce e poi dice:"Ti chiedo scusa. Ora devo andare, devo
tornare subito a New York per alcuni... affari e non posso aspettare che il
quinjet venga riparato". E così dicendo si libra nel cielo e se ne
va:"La mia armatura deve avere qualcosa che non va: ogni volta che
Firestar o Scarlet si avvicinano per un attimo pare impazzire" pensa Iron
Man "Dovrò darle un'occhiata, ma credo non sia nulla di grave"*.
* Uhmmmm... Noi non ci scommetteremmo
troppo. V. Iron Man MarvelIT 1!
"Ti sei comportato
bene, Triathlon. Thor mi ha raccontato ciò che hai fatto" dice Scarlet.
"Ti ringrazio, ma questo non sminuisce il dolore che ora provo"
ribatte Delroy.
"Ti piacerebbe... entrare nel nostro gruppo? Avremmo bisogno di alcune
riserve". Ma Delroy scuote la testa:"No, non sarei all' altezza. Devo
prendermi un periodo di riflessione e pensare a ciò che devo fare della mia
vita. Entrare nel vostro gruppo è il mio sogno, ma devo dimostrare di esserne
degno". Poi parte e se ne va. Uno scatto degno di Triathlon, uno scatto da
eroe.
Poco lontano da lì avviene un incontro forse indesiderato. O forse no. Sharon
Carter rivede Capitan America.
"Come va... Steve?" chiede lei.
Cap pare quasi imbarazzato:"Tutto bene, Sharon. Prendete in consegna Pagan
e Templar?".
"Esatto, stanno anche giungendo le autorità locali per prendere in
consegna Tremont".
"Credete di avermi sconfitto?" dice tra le risate Templar, poco
lontano da lì "Quel giorno deve ancora venire!". E come per magia
scompare, lasciando al suo posto le manette speciali che lo tenevano
imprigionato.
"A quanto pare avremo ancora a che fare con quell' essere" dice Cap
"E avremo ancora a che fare col governo".
"La cosa ti dispiace?" chiede Sharon.
"La cosa più importante è che la gente torni di nuovo ad avere fiducia in
noi. Un solo giorno non può cancellare mesi di ingiurie e calunnie. Sarà un
processo molto lungo. Ma noi Vendicatori sapremo aspettare".
"Coltivi sempre grandi aspirazioni, vero?" dice Sharon "Beh, ora
ti lascio. Ma se hai voglia di incontrarmi... l' indirizzo lo sai!".
Un minuto dopo non rimane quasi più nessuno, solo i Vendicatori, Tremont e il
silenzio. Ma esso viene interrotto dall' arrivo di alcuni giornalisti che
subito attorniano Cap. Varie sono le domande:"Capitano, i Vendicatori
saranno di nuovo al servizio del governo?" ; "Da quanto tempo
sospettavate della Triune?" ; "Il popolo americano vi ama
ancora?".
Poi Cap parla e la sua voce imponente zittisce gli astanti:"Queste sono
cose poco importanti ora. Nella battaglia un valoroso Vendicatore è rimasto
ferito e siamo molto preoccupati". Dietro di lui c'è Thor e i giornalisti,
con sprezzo del pericolo, intervistano anche lui:"Lei cosa ci può dire? È
felice che la cosa si sia risolta?".
Ma Thor ha altri pensieri per la testa e questa masnada di scocciatori gli dà
fastidio. Rotea il martello e li allontana da lui:"Il dio del tuono è
stanco di siffatte questioni umane. Per troppo tempo sono stato lontano dalla
mia dimora. È giunto il momento che io vi faccia ritorno. Non mi vedrete più
per diverso tempo! Sono stanco di stare in un gruppo del genere!". Poi il
suo sguardo incrocia quello di Cap, nel quale vi è la muta domanda su cosa lo
abbia deluso tanto. Ma probabilmente non vi è risposta a questo quesito, vi
sono solo due esseri dai caratteri diversi e che, nonostante le traversie
subite, per lungo tempo sono stati amici. Finora. Poi Thor scompare e i
Vendicatori lo osservano finchè la sua sagoma non scompare alla loro vista.
Un' era è appena finita. Un' altra sta per iniziare.
Epilogo. Burton
Canyon, Colorado.
Occhio di Falco osserva
il suo gruppo, coloro che ha deciso di guidare verso una redenzione che pare
vicina. Ma sulla cui strada si è appena parato un ostacolo.
"Allora siete pronti?" chiede Clint Barton. I suoi alleati
annuiscono.
"Tutti sapete le conseguenze a cui potremmo andare incontro, ma dobbiamo
essere pronti ad affrontarle: libereremo Mach-1 a costo di violare la
legge!". Gli altri non ribattono.
"D' accordo... Atlas, Jolt, Carbone, Songbird?". Loro non hanno
bisogno di farselo ripetere.
"D'accordo... Citizen V?". La misteriosa vigilante annuisce. Dietro
la maschera pare stia ridendo.
FINE